Draghi barbuti: come prendersene cura
Il drago barbuto, originario delle zone desertiche australiane, è un rettile così chiamato per la sua pelle ricoperta di scaglie e spine sotto il mento che ricordano proprio una barba. Il rettile, il cui nome originale è Pogona vitticeps, ha un colore bruno ed è caratterizzato da macchie o striature più chiare o giallastre. Grazie al suo stile di vita poco pretenzioso e tranquillo, il drago barbuto è un animale domestico piuttosto popolare. Come prendersene cura nel modo più opportuno? Allo stato selvaggio i draghi popolano le regioni aride dell’Australia, caratterizzate da climi caldi e asciutti. I loro ambienti tipici sono le savane, le foreste semiaride e le zone in cui vi è poca umidità e forti escursioni termiche. Nell’allevamento domestico di un drago occorrerà pertanto ricreare all’interno di un acquario le stesse condizioni climatiche a cui il rettile è abituato a vivere in natura. I giovani draghi (con una lunghezza inferiore a 25 cm) possono essere contenuti in un acquario dalla capienza di circa 75 litri, ma la loro rapida crescita costringe a sostituire la vasca dopo pochi mesi. Per i rettili adulti sarà sufficiente una vasca di almeno 150-200 litri, facilmente reperibile presso i negozi di animali. L’acquario dovrà essere necessariamente ricoperto con l’apposito coperchio, ideale sia per la ventilazione sia per la luce. I draghi barbuti richiedono infatti una luce ad ampio spettro (come quella delle lampade fluorescenti Reptisun 5.0 o 8.0) per 12-14 ore al giorno: è bene quindi disporre all’interno della vasca di una di queste lampade per illuminare il rettile per le ore necessarie. Per quanto riguarda la temperatura, si utilizza in genere un emettitore di calore di ceramica per ricreare la temperatura dell’habitat naturale del drago, che prevede una temperatura di circa 45°C per i giovani e 35°C per gli adulti. L’acquario dovrebbe avere in ogni caso una zona più fresca, dove la temperatura sia di circa 30°C. A causa della scarsità d’acqua cui la natura spesso lo sottopone, il drago barbuto assume liquidi principalmente tramite l’alimentazione, per questo è ghiotto di frutta e verdura. Tra gli ortaggi più adatti alla dieta del drago vi sono le foglie del dente di leone, le foglie del cavolo acefalo, la senape indiana, il bok choy, il cavolo, le cime di rapa, la scarola, la lattuga e la cicoria. I draghi barbuti sono rettili onnivori, si può pertanto dispensare loro con sicurezza alcuni esemplari di grilli una volta al giorno, sempre accompagnati da verdure fresche. Non offrire assolutamente gli insetti scovati in giardino, perché potrebbero contenere forme di parassiti in grado di avvelenare ed uccidere l’animale. È bene fornire al drago anche dell’acqua fresca, meglio se in una ciotola bassa o spruzzata con delicatezza direttamente sul musetto. Per mantenere il drago ben idratato e favorire la muta è necessario lavarlo una volta alla settimana: l’acqua del bagno dovrà avere una temperatura tiepida ed un’altezza che non dovrà superare il suo busto o metà delle zampe anteriori.

Fonte: www.petsparadise.it


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